domenica 15 aprile 2012

Cannibalismo, omicidi e focacce di carne umana...

In questo video tratto dal Corriere della Sera viene riportata la storia di persone che per una etica personale (distorta?) sono andati contro la morale (oltre che contro la legge) uccidendo delle persone (tra cui anche una bambina) e mangiandone i corpi:

Collegamento al video

Dal servizio si capisce che una parte dei corpi delle persone uccise, oltre ad essere mangiate dagli assassini stessi (soprassediamo sui motivi e i legami con le sette religiose che comunque hanno una fondamentale importanza nella formazione dell'etica) sono state mangiate anche da altre persone, inconsapevolmente, inserite in focacce vendute in un banchetto.

E' interessante il fatto che nessuno se ne sia reso conto, come mai?

Perchè anche l'essere umano può essere una fonte nutrizionale; non viene consumato perchè percettivamente viene considerato non edibile e se pensiamo di aver mangiato delle componenti alimentari di origine umana, la maggior parte di noi prova disgusto.

Secondo me, più o meno volontariamente, ognuno di noi, nella sua vita, ha consumato delle parti umane ad esempio per incidenti nelle catene produttive, per scherzi degli operatori, per involontarie perdite di sangue eccetera.

Andrea Meneghetti

2 commenti:

  1. Trovo molto interessante questo post. Sono brasiliano e vegetariano. Ho letto con molto interesse le 4 parti tratte dal tuo libro. Non sono un esperto, quindi condivido e non alcune cose da te scritte. Fatto sta che effettivamente non ci rendiamo conto, o non abbastanza, di quanto e cosa consumiamo tutti i giorni. La mia scelta vegetariana (vegana non del tutto in realtà) si basa su fondamenti etici, e non altro. Purtroppo nel mondo in cui viviamo tutto il nostro cibo proviene dalle grandi industrie alimentari, mangiamo maiali che a loro volta mangiano cose che neanche immaginiamo. Eppure questo non ci crea alcun disturbo. Però gran parte degli esseri umani non mangerebbe animali come cani gatti ecc... In alcune parti del mondo lo fanno, certo, ma considera che per esempio in Brasile appunto mangiare conigli e cavalli è davvero rarissimo! I miei genitori (carnivori "di brutto") non lo mangiano tuttora. Quindi la domanda è: siamo carnivori per "convinzione" o per abitudine. Per gran parte dei casi credo sia la seconda la risposta più adeguata.

    Comunque sia, i miei complimenti per i post e per il libro che ho intenzione di procurarmi. Nonostante tu non abbia una visione come la mia, la ritengo molto intelligente da essere analizzata con attenzione. (Chiedo scusa per l'uso del "tu", non ha a che fare con alcuna mancanza di rispetto ma solo per creare una conversazione a mio avviso più amichevole)

    Bruno De Figueredo

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  2. Grazie Bruno!

    Certo che possiamo darci del "Tu" internet ha proprio nel DNA una informalità che aiuta il dialogo. Inoltre la scelta di fare un blog nasce proprio dal fatto di trovare un contatto e uno scambio, altrimenti me ne stavo per conto mio.

    A proposito del libro, aspetto eventualmente anche critiche ed idee che tratterò con i tempi che potrò dedicare, ma sicuramente verranno prese in considerazione.

    Per il momento il libro è disponibile solo su lulu.com ma più avanti si potrà trovare anche su amazon (fra due mesi).

    Per quanto riguarda la domanda siama carnivori per scelta o per abitudine, concordo che sia per un fatto di abitudine però bisogna considerare il fatto che è una abitudine di tipo "neuronale", cioè ci sono connessioni neuronali che ci dicono "si può fare" e alla base c'è una serie di circostanze culturali, sociali ed empatiche che le creano (qualcosa di più approfondito sul libro c'è).

    Non mi rimane che ringraziarti per l'interessamento e "l'apertura di credito" e farti i miei complimenti per l'italiano perfetto!

    Saluti.

    Andrea Meneghetti

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